Nuove polizze per professionisti sanitari: cosa cambia dal 2024

Scopri le novità introdotte dal decreto Gelli-Bianco sulle polizze obbligatorie per i professionisti sanitari, con maggiore tutela e trasparenza a partire dal 2024.

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È stato finalizzato il decreto che attua la Legge Gelli-Bianco, che definisce le polizze obbligatorie per i professionisti sanitari. Le assicurazioni per la responsabilità civile professionale cambieranno dal 16 marzo 2024, offrendo una maggiore tutela ai medici e agli operatori sanitari. Gli attori del settore assicurativo hanno tempo fino al 2024 per adeguarsi, ma già sono pronti a offrire polizze allineate al nuovo decreto, come Assigeco. Quest’ultima distribuisce le sue polizze attraverso assaperlo.com, consentendo ai professionisti sanitari di sottoscriverle online in modo personalizzato. Osvaldo Rosa di Assigeco sottolinea l’importanza di questa novità normativa per la professione sanitaria.

Il recente decreto-legge si concentra principalmente su tre aspetti fondamentali: il controllo e ottimizzazione del rischio clinico nelle strutture sanitarie, la protezione offerta ai dipendenti della struttura sanitaria e le polizze assicurative che i medici possono stipulare autonomamente per proteggersi da eventuali errori o incidenti.

A partire dal 16 marzo, gli assicuratori sono obbligati per legge a garantire una maggiore tutela ai professionisti sanitari, permettendo la risoluzione del contratto solo in caso di condotta gravemente colposa ripetuta e accertata con sentenza definitiva. Viene introdotta la responsabilità solidale, con la compagnia assicurativa che copre anche il professionista sanitario colpevole insieme alla struttura per danni al paziente.

Inoltre, gli assicuratori devono ora proteggere i professionisti sanitari da perdite patrimoniali connesse all’attività amministrativa e organizzativa. Il costo delle polizze sarà più equo e trasparente, con massimali specifici in base al rischio e premi aggiornati in base alla presenza o meno di sinistri, secondo un sistema simile al bonus/malus delle assicurazioni auto.

Le polizze devono essere “claims made”, cioè valide solo per richieste di risarcimento presentate durante la validità della polizza, con possibilità di estensione fino a 10 anni dopo la cessazione dell’attività lavorativa.