Licenziamento dipendenti: sentenza Corte Suprema su abuso timbratura

La Corte Suprema ha stabilito che i dipendenti che abusano del sistema di timbratura possono essere licenziati, anche se il comportamento avviene durante la pausa pranzo. Scopri di più sulla sentenza e le conseguenze per i lavoratori.

licenziamento per chi esce senza strisciare il badge nella pausa pranzo

Riguardo ai dipendenti che abusano del sistema di timbratura, la Corte Suprema ha preso una posizione ferma. Non solo coloro che timbrano o fanno firmare il cartellino da un collega e poi non sono sul posto di lavoro possono essere licenziati, ma anche coloro che escono dall’ufficio durante la pausa pranzo senza neanche preoccuparsi di timbrare il badge.

Non poter “timbrare” non è una scusa accettabile per evitare il licenziamento, poiché si tratta comunque di una falsa attestazione, un comportamento scorretto e illegale.

La sentenza 30418/2023, pubblicata oggi 02/11/2023, ha stabilito che il motivo della Corte d’Appello di Palermo n 277/20 è fondato. Il Collegio di legittimità ha chiarito che il legislatore del 2009, con il d.lgs. n. 165 del 2001, ha introdotto e tipizzato alcune violazioni particolarmente gravi che possono giustificare il licenziamento, oltre ai motivi generali di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo. Inoltre, sia prima che dopo la riforma, l’alterazione o la manipolazione del sistema automatico di rilevazione delle presenze e il mancato registro delle uscite interruttive del servizio costituiscono falsa attestazione.

n caso di conflitto tra legge e contrattazione collettiva, prevale la disciplina legale, anche se meno favorevole per il lavoratore. Pertanto, la Cassazione sostiene che la Corte d’Appello di Brescia ha fatto bene a affermare che le azioni della lavoratrice non possono essere giustificate o valutate con minore severità solo perché sono state commesse durante l’orario di pausa pranzo, dal momento che il personale era consapevole dell’obbligo di timbrare anche in caso di assenza per pranzo.