Andy Murray Coppa Devis Tennis Analisi

In semifinale del torneo di tennis vanno Argentina, Australia, Belgio e Gran Bretagna, unica squadra a poter contare su un top 10, ovvero Andy Murray.



Andy Murray Coppa Devis Tennis Analisi

E’ la Coppa Davis più incerta degli ultimi anni, come dimostrano anche le quote delle scommesse sul tennis di bet365. In semifinale vanno Argentina, Australia, Belgio e Gran Bretagna, unica squadra a poter contare su un top 10, ovvero Andy Murray. Proprio lo scozzese è riuscito a riportare la nazionale britannica tra le migliori quattro dopo 34 anni, mettendo il suo marchio in tutti e 3 i punti britannici, confermandosi decisamente a suo agio sull’erba del Queen’s. A settembre gli inglesi sfideranno in casa l’Australia e capitan Leon Smith dovrà scegliere con attenzione la superficie più adatta: potrebbe essere la terra, su cui Murray ormai si è adattato bene e che limita la pericolosità degli australiani. Gli oceanici hanno rischiato grosso a Darwin, andando sotto 2-0 contro il Kazakistan, spinto dagli ottimi Kukushkin e Nedovyesov, che hanno dato una severa lezione a Kokkinakis e Kyrgios, tanto da costringere Wally Masur a cambiare i suoi piani. Samuel Groth e Lleyton Hewitt hanno fatto il loro nel doppio di sabato, ma il vero punto interrogativo riguardava i singolari di domenica: puntare nuovamente su Kyrgios oppure rivoluzionare tutto? Masur, capitano ad interim in attesa dell’inizio dell’era Hewitt, ha optato per la seconda opzione e ha avuto ragione lui perché il bombardiere Groth ha colto al volo la sua occasione battendo Kukushkin e “Rusty Hewitt”, ad un passo dalla pensione tennistica, ha schiantato Nedovyesov regalando all’Australia la seconda rimonta da 0-2 della sua storia, dopo quella del 1939 contro gli Stati Uniti.

Se Gran Bretagna e Australia celebrano i loro eroi c’è chi invece si lecca le ferite. Il Kazakistan in realtà non ha molto di cui rimproverarsi, mentre la Francia esce dal Queen’s con le ossa rotte e Arnaud Clement avrà molte spiegazioni da fornire all’opinione pubblica francese. I transalpini non vincono l’insalatiera da 14 anni, ci sono andati vicini nel 2010 e lo scorso anno, ma in un certo senso questa volta hanno ancora più rimpianti perché nessun’altra squadra rimasta in gara può vantare un parco giocatori come quello francese. Eppure è arrivata un’altra sconfitta e le scelte del capitano fanno discutere: perché Richard Gasquet, giocatore più in forma e reduce da una fantastica semifinale a Wimbledon, non è mai stato utilizzato? Clement ha preferito la coppia Tsonga-Mahut nel match di sabato e ha scelto ancora Simon nel quarto singolare, nonostante il pessimo score del nizzardo contro Murray. Nella parte bassa meno emozioni e meno incertezza, come pronosticato.

Il Canada, orfano di Raonic e Pospisil, ha fatto da vittima sacrificale per un Belgio che di sicuro non difetta di fortuna, visto che già al primo turno aveva incontrato una Svizzera prima di Federer e Wawrinka. La formazione di Johan Van Herck ha la grande chance di giocare la semifinale in casa e opterà sicuramente su un campo in cemento abbastanza rapido per mettere in difficoltà l’Argentina di Daniel Orsanic. I sudamericani hanno offerto una bella prova di squadra contro una Serbia troppo Nole-dipendente, pur non avendo campioni a disposizione hanno dimostrato grande spirito di gruppo e proveranno a fare ciò che non è riuscito nemmeno a formazioni che potevano contare su gente come Del Potro, Nalbandian, Coria e altri ancora.

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