La Corte d’Appello di Torino ha sancito l’ammissibilità dell’azione collettiva promossa da Codacons, Adusbef e Assourt a tutela dei proprietari delle autovetture Citroën C3 e DS3, prodotte tra il 2009 e il 2019. La causa si riferisce alla campagna di richiamo per airbag difettosi prodotti da Takata, un problema che ha coinvolto migliaia di consumatori, mettendo in pericolo la loro sicurezza stradale.
La decisione della Corte d’Appello di Torino è un importante passo avanti per i consumatori che hanno subito danni a causa della mancata gestione adeguata del richiamo degli airbag difettosi. Le associazioni hanno avviato la class action per ottenere il risarcimento dei danni subiti dai proprietari delle vetture Citroën C3 e DS3, che hanno visto compromettersi la sicurezza dei propri veicoli a causa dei difetti riscontrati negli airbag.
Le richieste avanzate dalle associazioni includono una serie di indennizzi economici per i consumatori coinvolti:
Secondo quanto previsto dalla sentenza, prevista per il 21 novembre 2025, saranno stabiliti i criteri per la liquidazione dei danni, nonché la quantificazione degli importi per il risarcimento a favore degli automobilisti aderenti all’azione collettiva.
Gli airbag difettosi prodotti da Takata possono causare gravi lesioni o addirittura la morte degli occupanti in caso di scoppio anomalo. La consapevolezza di viaggiare su un veicolo con un dispositivo di sicurezza così pericoloso ha provocato un disagio psicologico significativo tra i proprietari, che hanno visto compromessa la loro sicurezza e quella dei propri familiari.
Il provvedimento della Corte d’Appello di Torino arriva come risposta alle gravi inadempienze da parte di Groupe PSA Italia, Stellantis e Automobiles Citroën SAS. Le case automobilistiche sono accusate di ritardi inaccettabili e di una gestione inefficace della campagna di richiamo, che ha esposto i consumatori a rischi elevati e ha messo in pericolo la loro incolumità. Il riconoscimento della legittimità dell’azione collettiva rafforza la posizione delle associazioni che hanno agito per tutelare i diritti degli automobilisti.
Le associazioni promotrici, Codacons, Adusbef e Assourt, hanno ribadito il loro impegno nel supporto agli automobilisti coinvolti, per ottenere giustizia e verità su questa vicenda. L’assistenza legale continua per tutti coloro che sono stati danneggiati, con l’obiettivo di garantire che le case automobilistiche si assumano le proprie responsabilità e risarciscano adeguatamente i consumatori.
La conferma dell’ammissibilità della class action rappresenta una vittoria per i consumatori e per la sicurezza stradale. La causa legale potrebbe aprire la strada ad altre azioni collettive simili, offrendo un precedente importante per la protezione dei diritti dei consumatori in caso di difetti che mettano in pericolo la loro sicurezza. L’attenzione ora si sposterà sulle decisioni finali della Corte e sul risarcimento dei danni ai proprietari delle autovetture Citroën coinvolte.
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