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L’ultima apparizione di Emilio Fede e i video rubati nella casa di cura: la verità sulle condizioni di salute

Lo scorso anno aveva fatto discutere un video girato di nascosto all’interno della Rsa di Milano dove Emilio Fede, allora 93enne, era ricoverato.

Le immagini, registrate da un operatore sanitario e diffuse sui social senza alcuna autorizzazione, avevano provocato la dura reazione della famiglia dell’ex direttore del Tg4. A riportare l’episodio era stato Kevin Dellino, ultimo allievo e collaboratore vicino a Fede, spiegando di aver parlato con la figlia del giornalista.

Quest’ultima, colta di sorpresa dalla diffusione del filmato, aveva espresso l’intenzione di rivolgersi sia alla direzione della struttura sia alla polizia postale per denunciare la violazione della privacy. “Non è ammissibile che un momento privato venga reso pubblico senza alcun permesso”, aveva raccontato Dellino riportando le sue parole.

Dellino aveva rassicurato sullo stato di salute dell’ex direttore, affermando che stava “bene, anzi benissimo”. Tuttavia, il clamore mediatico lo aveva indotto a staccare il telefono, cercando di sottrarsi al rumore creato attorno alla vicenda.

L’ultima apparizione di Emilio Fede e i video rubati nella casa di cura

Nel video, diventato virale, l’operatore della Rsa chiedeva a Fede un paragone tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. La risposta fu netta: “Era meglio Berlusconi, per tante ragioni. Ciao presidente, ti voglio bene”. Poco dopo, l’ex direttore tornava a pronunciare la sua celebre espressione – “Che figura di m…” – che anni prima lo aveva reso protagonista di un famoso fuori onda.

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L’episodio aveva sollevato un dibattito sui social, dove molti utenti sottolinearono come fosse necessario rispettare la dignità degli anziani, indipendentemente dal loro passato pubblico o politico. Quella polemica appartiene ormai al passato. Oggi, Emilio Fede non c’è più: il giornalista si è spento a 94 anni, dopo una lunga malattia, nella stessa Rsa di Segrate che lo aveva accolto negli ultimi anni di vita. Con la sua morte, si chiude definitivamente un capitolo controverso ma indimenticabile del giornalismo televisivo italiano.

L’ex direttore del Tg4 era ricoverato da tempo presso la Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano, dove stava affrontando una lunga malattia. Le sue condizioni si erano aggravate nelle ultime ore. “Fino a ieri era ancora lucido”, aveva raccontato in mattinata una persona vicina alla famiglia. Nel pomeriggio, poi, è arrivato il doloroso annuncio della figlia Sveva: “Papà ci ha lasciato”.

Al capezzale del giornalista c’era proprio la figlia, che poco prima della morte aveva rivolto un pensiero ai cronisti presenti fuori dalla struttura: “Tutti voi giornalisti siete con lui e questo lo rende felice”. La famiglia aveva chiesto discrezione, ma la notizia del peggioramento delle condizioni era comunque trapelata.