RC Auto: Ivass, -6,1% in IV trimestre su anno

Assoutenti: riduzione ridicola, con diminuzione incidenti e limiti a spostamenti tariffe sarebbero dovute crollare. Divario nord-sud ancora enorme, e neopatentati continuano ad essere pesantemente penalizzati. Pagano fino a 1.037 euro una polizza.

RC Auto: Ivass, -6,1% in IV trimestre su anno

Una riduzione delle tariffe ridicola che rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani. Lo afferma Assoutenti – associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti – commentando i dati sull’andamento dell’Rc auto nel IV trimestre del 2020.

“Mentre in Italia il numero di incidenti è crollato del -35% tra marzo e novembre, e del -40% nel periodo gennaio-giugno 2020, e nonostante le auto rimangano sempre più ferme nei garage a causa di zone rosse e limiti agli spostamenti, i prezzi dell’Rc auto subiscono riduzioni minime, a tutto danno dei consumatori – spiega il presidente Furio Truzzi – Il divario tra nord e sud continua ad essere elevato ed ingiustificato, considerata la penetrazione della scatola nera e la diminuzione di truffe, morti e feriti sulle strade del nostro paese”.

I neopatentati subiscono ancora oggi tariffe proibitive che raggiungono 1.037 euro a Massa Carrara e 1.011 euro a Napoli, a dimostrazione che il calo delle tariffe non vale per tutti gli assicurati.

“Per riportare equilibrio nel settore dell’Rc auto urgono misure come la portabilità del certificato assicurativo esattamente come è successo nella telefonia e come è stato normato in Francia con ottimi risultati. Bisogna inoltre a disboscare i contratti assicurativi da clausole vessatorie che limitano i diritti dei danneggiati in cambio di pochi euro di sconto – prosegue Truzzi – ed è inoltre urgente ed improcrastinabile la riforma radicale della Governance dell’Organismo di Vigilanza che non ha mai dimostrato la necessaria indipendenza dal vigilato. Le recenti bozze, infatti, emanate dall’Ivass che ridurrebbero anche i diritti dei danneggiati che hanno subito lesioni gravi e gravissime, con apparente violazione della delega legislativa, suscitano scandalo e preoccupazione – conclude il presidente di Assoutenti.