La Cassazione ha stabilito che i pazienti vittime di errori medici hanno diritto a una maggiore tutela: l’Asl è tenuta a risarcire il paziente anche se non prova di aver rifiutato l’operazione se informato sui rischi. Ciò vale anche quando l’intervento chirurgico è stato eseguito in modo corretto e la complicanza è dovuta alla cicatrice.
La sentenza è stata emessa in seguito alla condanna dell’azienda sanitaria a pagare un risarcimento di 7 mila euro a un paziente che ha subito una lesione del diritto all’autodeterminazione per la mancanza di un consenso informato corretto.
I giudici di legittimità hanno stabilito che ogni evento correlabile alla prestazione sanitaria prevedibile in base alla letteratura medica è una complicanza, anche se il paziente non prova di aver rifiutato l’intervento.
Perché la Cassazione riduce il risarcimento per i parenti di una vittima di incidente? Qual…
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