Secondo l’Istat, la distrazione è la causa del 15,5% di incidenti in città. Percentuale che aumenta (21,4%) se si fa riferimento a strade extraurbane. Uno studio di Automobile club, invece, stima che l’uso dei cellulari avrebbe un’incidenza del 75%. Queste sono alcune delle statistiche che rendono, in numeri, la grave entità del fenomeno.
Il 19 luglio, il presidente della commissione Trasporti della Camera Michele Meta ha presentato e approvato un emendamento al disegno di legge sulle modifiche all’articolo 173 del codice della strada che prevede norme più severe per chi usa lo smartphone mentre è al volante. L’intenzione, secondo le sue parole, è proprio “affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida”.
Nello specifico, già alla prima infrazione la patente verrà sospesa, fino a tre mesi che potranno diventare sei sei in caso di recidiva. Inoltre, è previsto anche un inasprimento delle sanzioni pecuniarie e più punti tolti al guidatore che non rispetta la regola.
Ma nella legge in esame non c’è solo il pugno duro sull’uso degli smartphone. “L’innovazione tecnologica deve essere sempre uno strumento per migliorare la sicurezza in automobile”, ha detto Meta. Tra i punto toccati, infatti, c’è stato anche l’obbligo di dispositivi anti-abbandono dei bambini. La norma riguarderebbe bambini sotto al metro e mezzo di statura.
Nelle modifiche all’articolo 173 del codice della strada è prevista anche quella che è stata denominata norma #salvaciclisti. La Commissione vuole introdurre l’obbligo di mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo dai ciclisti, in fase di sorpasso.
Ormai la maggiore causa di incidenti mortali sulle strade italiane e in Europa è dovuta alla distrazione alla guida”, ha ricordato il viceministro delle infrastrutture Riccardo Nencini, “inasprire le sanzioni per chi viola il Codice della strada oltre a rendere le strade più sicure, è anche un modo per proteggere gli utenti deboli, ossia pedoni e ciclisti”.
Il Tavolo sulla sicurezza stradale, oltre che a quella della sospensione della patente, ha pensato ad altri modi per sensibilizzare i guidatori sulle problematiche della distrazione. Per esempio, si vorrebbero favorire delle campagne di comunicazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Oppure, promuovere la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore. Nei piani, c’è anche la volontà di unificare, dove possibile, le regole del traffico stradale in Europa.
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