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Rottamazione Cinque 2025: Novità e Proposte nel Milleproroghe

Rottamazione Cinque: Nuove Proposte e Contenuti dell’Emendamento al Milleproroghe 2025

L’introduzione di una nuova rottamazione fiscale per il 2025 è diventata una delle principali discussioni politiche, con il Senato che ha avviato una serie di emendamenti al decreto Milleproroghe per rivedere le modalità di recupero dei debiti fiscali. Questo si inserisce in un contesto già avviato dal collegato fiscale, dove inizialmente si prevedeva l’introduzione della “Rottamazione cinque”, ma che si è concluso senza risultati concreti durante l’approvazione della Legge di Bilancio 2025.

Nonostante le difficoltà, l’idea di un’ulteriore rottamazione è stata rilanciata, grazie a un emendamento depositato in Senato, che potrebbe rappresentare la quinta edizione di questa misura agevolativa, con importanti novità rispetto alle precedenti versioni.

Il Progetto di Alberto Gusmeroli: La Sanatoria con Pagamenti in 10 Anni

Tra le proposte più rilevanti, figura quella dell’onorevole Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera. Gusmeroli ha lanciato una proposta di legge che, nel caso venga approvata, potrebbe introdurre una sanatoria dei ruoli con la possibilità di saldare il debito in dieci anni, senza l’aggravio di interessi e sanzioni. Questo intervento si inserisce nel più ampio contesto di una serie di emendamenti al Decreto Milleproroghe, che prevedono nuove misure per agevolare i contribuenti con difficoltà a saldare i loro debiti fiscali.

Il progetto della sanatoria sarebbe destinato a riguardare tutti i carichi affidati alla riscossione fiscale dal 2000 al 2023. La proposta consente di effettuare il pagamento del capitale residuo, senza l’aggravio di interessi o sanzioni, suddiviso in 120 rate mensili, ovvero in un arco di 10 anni.

Cosa Prevede la Rottamazione Cinque?

Nonostante la Rottamazione cinque fosse stata inizialmente esclusa dalla Legge di Bilancio 2025, il 27 novembre scorso è stato presentato un disegno di legge alla Camera per riproporre questa misura nel nuovo anno. Come già accennato, l’idea di una nuova rottamazione si sta concretizzando grazie all’intervento di Gusmeroli, che ha guidato la proposta, con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale su numerosi contribuenti.

Nel dettaglio, la Rottamazione cinque potrebbe abbracciare tutti i carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2023. La novità principale riguarda la possibilità di saldare il debito in un lungo periodo di tempo, permettendo ai contribuenti di suddividere il pagamento in 120 rate mensili (10 anni). Una particolarità rispetto alle precedenti edizioni è la tolleranza su eventuali ritardi nei pagamenti, che prevede una soglia di 8 rate non pagate, anche se non consecutive.

Tuttavia, nonostante l’ambiziosa proposta, resta da vedere se il progetto riuscirà a rispettare gli equilibri di bilancio pubblici, poiché l’impatto sui conti pubblici è stimato intorno a un miliardo di euro, tra minori incassi per l’Erario e il rinvio delle riscossioni ordinarie.

Le Prossime Fasi: Adesione e Pagamenti

Secondo le anticipazioni, la proposta della Rottamazione cinque dovrebbe essere inserita nel decreto Milleproroghe, ma l’adesione alla nuova rottamazione sarà possibile solo entro il 30 aprile 2025. La prima rata, di un massimo di 18 rate complessive, dovrà essere versata entro il 31 luglio 2025. Questo darà ai contribuenti tempo sufficiente per aderire alla misura e avviare il piano di pagamento, che potrebbe essere una soluzione interessante per chi ha difficoltà nel saldare debiti accumulati nel corso degli anni.

La nuova rottamazione appare quindi come una misura di grande portata, destinata a coinvolgere migliaia di contribuenti. Sarà fondamentale monitorare i prossimi sviluppi normativi per comprendere se questa proposta verrà effettivamente implementata, e come influenzerà il panorama fiscale italiano.

La Rottamazione cinque è una misura che ha suscitato notevole interesse, proponendo un nuovo approccio alla gestione dei debiti fiscali. La sua attuazione dipenderà dalle decisioni politiche e dall’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe, ma se dovesse essere confermata, potrebbe rappresentare una soluzione concreta per chi si trova in difficoltà con il fisco.

Roberta Cavilli

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