L’allarme giunge dagli USA, ma potrebbe essere valido anche in Europa e nel Belpaese: molti animali arrivano con sintomi da avvelenamento presso i laboratori veterinari per aver ingerito marijuana. A rivelarlo un’inchiesta giornalistica apparsa nei giorni scorsi sui media USA e che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ritiene utile riportare anche in Italia poichè anche nel Nostro Paese si sono letti casi analoghi che però hanno destato più curiosità che preoccupazione.
Il dato sembra in serio aumento almeno negli Stati Uniti. I veterinari nordamericani sostengono che poiché il numero di persone che usano marijuana aumenta, allo stesso tempo aumenta quello degli animali che si ammalano o muoiono a causa dell’ingestione di questa droga.
“Perché un cane vuole mangiare un sacchetto di erba, chi lo sa?” ha dichiarato il dottor Mark Liberto dopo che recentemente aveva salvato un cane che aveva ingerito la marijuana nel suo ambulatorio veterinario. L’altra testimonianza viene da un tale Seth Mersing che dopo una passeggiata in un parco locale nel Texas orientale con il suo chihuahua, Rita, non aveva non potuto appurare che il cane riusciva a malapena a stare in piedi ed era chiaramente disorientata.
Il signor Mersing aveva quindi portato prontamente Rita dal veterinario ed era rimasta al suo fianco finché si era stabilizzata. Le analisi avevano appurato che era positiva al THC, il principale principio attivo della cannabis: un cane da tre chili e mezzo, avvelenato dalla marijuana. Una notizia che aveva scioccato il diciottenne Mersing, che vive a casa e dice che categoricamente, nessuno della sua famiglia assume droghe. Ritiene che Rita abbia ingerito qualcosa contenente marijuana durante la sua passeggiata.
A seguito d’indagini empiriche si rileva che l’avvelenamento da marijuana nei cani sta salendo alle stelle in alcuni stati, in particolare quelli con leggi più liberali. Nationwide Insurance, il più grande fornitore di prestazioni mediche per gli animali domestici, afferma che solo l’anno scorso, vi sono stati quasi un milione di dollari in interventi medici per animali da compagnia avvelenati da piante, molti sono stati attribuiti all’esposizione alla cannabis.
In alcune cliniche in stati come Washington, Oregon e California i veterinari riferiscono di vedere casi settimanalmente. Anche in stati come il Maryland, dove è legale solo per uso medico, il dottor Liberto sostiene che l’avvelenamento da marijuana è in aumento. “Abbiamo sicuramente visto più incidenze di cani che ingeriscono la cannabis in varie forme”, ha detto Liberto. “Che si tratti di un biscotto o della stessa pianta vera e propria”. Non c’è antidoto per l’avvelenamento da marijuana, solo cure di supporto.
I veterinari sostengono che è impossibile sapere come reagirà il proprio cane perché la droga colpisce ogni individuo in modo diverso. Ma dice che nessun cane è in grado di elaborare gli effetti psicotropi della droga. “Il problema con un cane è quando è disorientato”, ha detto Liberto, “lo combattono. Questa non è la loro normale condizione con la conseguenza che accadere di tutto. Un cane del tutto disorientato, può finire nel traffico ed essere investito. I veterinari ricordano persino che alcuni proprietari di animali domestici espongono intenzionalmente i loro cani alla marijuana perché pensano che sia divertente.
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