Il “balconing“, una pratica estremamente pericolosa che consiste nel tuffarsi dai balconi degli hotel nelle piscine sottostanti, è tornato a far parlare di sé dopo un incidente mortale avvenuto a Maiorca. Un giovane di 20 anni, di nazionalità tedesca, ha perso la vita a causa di una caduta dalla terrazza del suo hotel a Playa de Palma. La tragedia si è consumata nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2:00 del mattino, e ha sollevato nuovamente preoccupazioni sulle conseguenze di questa tendenza virale sui social media.
Secondo quanto riportato dal portale locale Cronica Balear, il giovane avrebbe cercato di girare un video mentre tentava di saltare dal balcone del suo hotel, direttamente nella piscina sottostante. I suoi amici lo hanno trovato privo di sensi, in parte nell’acqua e in parte sul bordo della piscina. Nonostante i tentativi di rianimazione, il giovane non ha ripreso conoscenza e, dopo essere stato trasportato in ospedale, è morto il giorno seguente.
Le autorità sospettano che si tratti di un caso tipico di “balconing”, una pratica pericolosa che ha già causato numerosi incidenti mortali in passato. Prima dell’arrivo dei soccorsi, gli amici del giovane hanno cercato di rianimarlo, ma non c’era più polso né respiro. La vittima era in evidente stato di ubriachezza, un fattore che sembra essere sempre più legato a questo fenomeno.
Il fenomeno del “balconing” non è nuovo. Da anni, giovani turisti, soprattutto tra i 18 e i 25 anni, si cimentano in questa pratica in cerca di adrenalina, spesso alimentata dall’alcol. Le destinazioni più colpite sono le Baleari e la Costa Brava, zone della Spagna che attraggono ogni anno migliaia di giovani, soprattutto da Inghilterra, Germania, Paesi Bassi e Italia. Nonostante gli sforzi delle autorità, il fenomeno continua a mietere vittime.
Nel caso specifico di Maiorca, la polizia ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’incidente. I testimoni hanno dichiarato che il giovane era seduto sulla ringhiera del balcone prima di cadere. La vittima, inoltre, emanava un forte odore di alcol, un altro elemento che fa supporre che l’incidente fosse legato all’abuso di sostanze alcoliche. I suoi compagni di viaggio, infatti, lo descrivono come visibilmente ubriaco al momento della caduta.
Il “balconing” è un fenomeno che trova terreno fertile in ambienti dove l’alcol è consumato in grandi quantità, come durante le vacanze estive nei luoghi di villeggiatura. Questo comportamento è stato definito da molti esperti di salute come parte di un più ampio fenomeno di turismo giovanile alcolico, che ha preso piede da oltre vent’anni. La Spagna è uno dei paesi europei con il maggior numero di giovani turisti che consumano alcol in maniera irresponsabile.
Le Baleari, e in particolare Maiorca, sono da anni sotto il controllo di forze di polizia, che monitorano i flussi turistici e cercano di prevenire incidenti legati all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti. A questi rischi si aggiungono quelli delle droghe sintetiche, che, insieme alla cocaina, sono spesso consumate dai giovani durante le vacanze, creando un mix pericoloso di comportamenti ad alto rischio.
Per contrastare il fenomeno del “balconing” e prevenire incidenti simili, le autorità di Maiorca hanno adottato diverse misure negli ultimi anni. Tra queste, campagne di sensibilizzazione e normative più severe sul consumo di alcolici. Dal 2025, i turisti che si avventurano in questa pratica rischiano multe fino a 1.500 euro, oltre a possibili procedimenti penali e l’espulsione immediata dall’hotel. Gli hotel sono inoltre obbligati a segnalare comportamenti pericolosi da parte degli ospiti e a intervenire in caso di necessità.
Il “balconing” ha raggiunto una visibilità ancora maggiore grazie alla sua presenza nelle serie TV. Un episodio della popolare serie americana Dr. House ha visto il protagonista, Gregory House, cimentarsi in un salto dal balcone. Questo episodio ha suscitato diverse polemiche, con centinaia di lettere e email di protesta inviate alla Fox, temendo che il gesto potesse incentivare l’emulazione tra i giovani.
Il fenomeno del “balconing” ha già causato diverse vittime negli anni passati. Uno dei casi più noti risale al 2010, quando un giovane italiano di 26 anni perse la vita a Ibiza dopo essere caduto dal settimo piano di un hotel a Playa de la Bossa. La vittima, che si trovava in vacanza, si era unita a una serie di altri incidenti mortali verificatisi tra i turisti nelle isole Baleari. Questo incidente ha alimentato ulteriormente il dibattito sull’importanza di prevenire tali tragedie.
Nonostante gli sforzi delle autorità locali, il fenomeno del “balconing” continua a essere una realtà preoccupante in molte destinazioni turistiche. Sebbene le misure preventive, come l’introduzione di sanzioni e la sensibilizzazione, possano contribuire a ridurre il numero di incidenti, il rischio rimane elevato, soprattutto quando entrano in gioco alcol e sostanze stupefacenti. È fondamentale che i giovani comprendano i pericoli legati a comportamenti come il “balconing” e che le autorità intensifichino gli sforzi per prevenire queste tragedie.
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