Il prezzo della benzina in autostrada continua la sua corsa al rialzo, con valori che superano soglie critiche e preoccupano i consumatori. Secondo un’analisi condotta dal Codacons, presso numerosi distributori lungo le principali arterie autostradali italiane, il prezzo del carburante in modalità servito ha oltrepassato i 2,30 euro al litro. Parallelamente, anche il prezzo del self service si avvicina rapidamente ai 2 euro, un livello che rischia di incidere pesantemente sulle tasche degli automobilisti, soprattutto in vista delle vacanze estive.
Il Codacons ha monitorato attentamente i dati pubblicati sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), evidenziando una tendenza al rialzo dei prezzi dei carburanti su tutta la rete autostradale.
Ecco alcuni esempi dei rincari registrati:
Anche nella modalità self service, la situazione è critica:
Questi dati non rappresentano i prezzi medi, ma i picchi massimi registrati presso singoli distributori, che segnalano un preoccupante trend inflazionistico nel settore dei carburanti.
Il rincaro dei prezzi della benzina e del gasolio giunge in un momento particolarmente critico: l’inizio dell’estate, quando milioni di italiani si mettono in viaggio per raggiungere le località turistiche. Il Codacons lancia un monito: questi aumenti rischiano di trasformarsi in una vera e propria stangata sulle vacanze degli italiani, incidendo negativamente sul budget familiare e sui consumi interni.
Il costo più elevato dei rifornimenti potrebbe disincentivare l’utilizzo dell’auto privata, soprattutto per i lunghi tragitti, con possibili ripercussioni anche sul turismo nazionale.
Alla base dell’aumento dei prezzi vi sono fattori complessi e interconnessi. Secondo il Codacons, le tensioni geopolitiche internazionali, in particolare la possibile chiusura dello Stretto di Hormuz – uno snodo fondamentale per il commercio petrolifero mondiale – contribuiscono ad alimentare l’incertezza sui mercati.
A ciò si aggiungono fenomeni speculativi legati al conflitto in Iran, che potrebbero essere sfruttati per giustificare ulteriori rincari ingiustificati delle quotazioni petrolifere. Questo scenario rischia di aggravare una situazione già delicata, con effetti diretti sulla quotazione della benzina in Italia e sull’intera filiera della distribuzione carburanti.
Il Codacons chiede alle autorità competenti di intensificare i controlli sui prezzi dei carburanti, per evitare abusi e pratiche speculative a danno dei consumatori. In particolare, l’associazione sollecita:
In un contesto in cui il prezzo della benzina in Italia continua a salire, soprattutto lungo la rete autostradale, gli automobilisti devono prepararsi a sostenere spese più alte per i rifornimenti, in particolare nel periodo estivo. La situazione resta in evoluzione e strettamente legata a dinamiche globali. Tuttavia, secondo il Codacons, è fondamentale garantire equità e tutela del consumatore, impedendo che le vacanze degli italiani diventino l’ennesima vittima dell’instabilità internazionale.
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