La Corte di Cassazione ha dato ragione ai cittadini, stabilendo che il Comune non può multare né l’amministratore di condominio né i singoli utenti per violazioni nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Le sanzioni amministrative devono essere comminate secondo il principio di legalità, e non possono essere direttamente previste dal regolamento comunale. Inoltre, l’amministratore non risponde in solido con i condomini per le violazioni.
La sentenza, pubblicata il 24 ottobre, ha annullato quattro multe per un totale di mille euro inflitte all’amministratore del condominio in base al verbale degli ispettori dell’azienda rifiuti. Secondo la Cassazione, manca una fonte primaria che attribuisca al Comune il potere di emettere sanzioni per le violazioni della raccolta differenziata, anche se il regolamento comunale è entrato in vigore. Infine, l’amministratore non può essere responsabile insieme ai condomini perché ha solo la gestione dei beni comuni e non la disponibilità materiale dei cassonetti.
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