A volte capita di essere dei veri e propri smemorati: ci si dimentica dei nomi, delle date e addirittura delle cosa da acquistare al supermercato. La memoria di fatto è una componente importante del nostro cervello, definisce chi sei, il che è ben lontano dall’assimilarti ad un semplice database di informazioni, in quanto i ricordi influenzano anche le tue scelte e i tuoi modi di fare. La tua reazione ad un evento, nella maggior parte dei casi, è quasi sempre determinata dalla esperienze precedenti che hai vissuto. Essa è il processo mediante il quale il cervello viene continuamente modificato dall’esperienza, è essenziale per ogni genere di apprendimento. La cosa affascinante è che questa capacità di acquisire e mantenere informazioni è centrale nella vita di tutti i giorni, dal guidare una macchina fino al ricordare il volto dei propri amici.
Esistono diverse tipologie di memoria e, quella più conosciuta è quella sensoriale. Quest’ultima è decisamente breve, perché trattiene le impressioni che acquisiamo con il corpo, si divide in memoria visiva (10 secondi) e memoria verbale (500 ms). Questa memoria non è accessibile alla coscienza, come invece è la memoria a lungo termine. Opposta a quest’ultima è quella a breve termine, necessaria a trattenere l’informazione per 10-20 secondi ed è importante per tutte quelle cose che compiamo nel breve termine, ad esempio comprendere qualche frase. Essa può trattenere circa 7 blocchi di informazione, il famoso numero magico di G. Miller: 7 più o meno 2. Per verificare questo tipo di memoria, chiedi ad un amico di scrivere una serie di 4 numeri, che poi egli leggerò alla velocità di un numero al secondo. Appena avrà finito di leggere, tu avrai il compito di ripetere la sequenza di numeri in ordine: se riesci a farlo vai avanti con una serie di 5 numeri, poi 6, etc.
Questa è la memoria nella quale sono archiviate in modo permanente le informazioni che assimiliamo. Gli elementi immagazzinati in questa memoria possono essere ricordati per tutta la vita. A far parte di questo genere di memoria, è quella procedurale, la quale include abilità come quella di ricordarsi come allacciarsi le scarpe, un’attività che puoi fare in automatico senza pensarci. Questa purtroppo è anche la memoria del dolore, dove emozioni e passato si incontrano. Ognuno di noi, nella propria memoria a lungo termine, ha il ricordo di una persona che non c’è più e, Cattolica San Lorenzo, delle onoranze funebri a Roma, conosce bene come dare onore alla memoria di qualcuno che non c’è più. La memoria è una lama a doppio taglio, tocca a te se scegliere la via del dolore o quello della rinascita.
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