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Rc Auto, Assoutenti: Le Nuove Tabelle Rischiano di Penalizzare le Vittime

Rc Auto, Assoutenti: Le Nuove Tabelle Risarcitorie Decurtano il Valore della Vita Umana e Favoriscono le Assicurazioni

Assoutenti esprime una forte preoccupazione in merito all’entrata in vigore del D.P.R. 13 gennaio 2025, n. 12, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio 2025, che introduce la Tabella Unica Nazionale per la liquidazione del danno non patrimoniale derivante da lesioni di non lieve entità. Questo provvedimento, sebbene abbia l’obiettivo di uniformare i criteri di risarcimento, rischia di avere un impatto negativo sui diritti delle vittime di incidenti stradali e di quelle legate alla responsabilità sanitaria.

Le Nuove Tabelle Risarcitorie e il Rischio di Diminuzione dei Risarcimenti

Le prime analisi suggeriscono che l’introduzione della Tabella Unica Nazionale potrebbe determinare una diminuzione del valore dei risarcimenti per le vittime di lesioni gravi e gravissime. Secondo alcune stime preliminari, il valore delle compensazioni potrebbe ridursi di circa il 10%, con un risparmio annuo per le compagnie assicurative che potrebbe raggiungere circa 500 milioni di euro. Questo risparmio, però, verrebbe pagato dalle vittime, che vedrebbero ridurre il valore economico del loro danno non patrimoniale, inclusi il dolore e la sofferenza causati dalle lesioni subite.

L’introduzione di una tabella unica per i risarcimenti, sebbene intenda perseguire l’obiettivo di uniformità nella liquidazione dei danni, potrebbe risultare in una penalizzazione delle vittime. La riduzione dei risarcimenti rischia di abbassare la qualità della tutela legale e sociale per coloro che, a causa di un incidente, devono affrontare le conseguenze di lesioni permanenti o gravi invalidità.

Le Posizioni Contrastanti delle Istituzioni

Le opinioni sul tema non sono unanimi. Tra i sostenitori del nuovo provvedimento figura il Consigliere della Corte di Cassazione Marco Rossetti, che ha espresso il proprio parere favorevole, pur riconoscendo le criticità del sistema. Tuttavia, Assoutenti non condivide tali conclusioni, ritenendo che esse siano troppo favorevoli alle compagnie assicurative e rischiano di minare la tutela dei diritti delle persone danneggiate. La posizione di Assoutenti è chiara: “Prima dei bilanci delle compagnie assicurative vengono i diritti costituzionali delle vittime della strada e della responsabilità sanitaria”, ha dichiarato il presidente dell’associazione, Gabriele Melluso.

Il timore, infatti, è che la riduzione dei risarcimenti non solo vada a discapito delle vittime, ma costituisca un vantaggio per le assicurazioni, le quali potrebbero trarre beneficio da un risparmio considerevole a spese delle persone che hanno subito danni gravi.

La Storia di Un Conflitto Legale e Sociale

Già nel 2021, Assoutenti e altre organizzazioni del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) si erano opposte a simili tentativi di riduzione dei risarcimenti, denunciando l’ingiustizia di queste misure. In seguito, anche il Consiglio di Stato aveva sollevato preoccupazioni riguardo l’efficacia e la coerenza di questo tipo di provvedimento, suggerendo di mantenere i riferimenti alle Tabelle di Roma e Milano, che rappresentano standard giuridici consolidati e maggiormente in linea con le esigenze di tutela delle vittime.

La richiesta di Assoutenti è quindi quella di una revisione immediata della normativa, con l’obiettivo di garantire che vengano rispettati i diritti delle vittime, assicurando loro un risarcimento equo e adeguato. L’associazione ribadisce la necessità di evitare una svalutazione del danno alla persona, che sarebbe non solo ingiusta, ma anche inaccettabile dal punto di vista morale ed economico.

In conclusione, il nuovo decreto rischia di cambiare radicalmente il sistema di risarcimento per le vittime di incidenti e danni da responsabilità sanitaria, ma la sua applicazione necessita di una riflessione profonda per evitare che i diritti delle persone vengano sacrificati in favore di logiche economiche che favoriscono solo le compagnie assicurative.

Roberta Cavilli

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