Il governo italiano ha recentemente approvato un nuovo regolamento che stabilisce le tabelle per le menomazioni all’integrità psicofisica delle vittime di incidenti stradali, con particolare riferimento alle lesioni gravi e gravissime.
Questo provvedimento, che arriva in concomitanza con l’ottantesimo anniversario dell’ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici), ha suscitato numerose polemiche, specialmente da parte delle associazioni dei consumatori.
Senza una diffusione ufficiale del testo e con una discussione che non ha coinvolto adeguatamente il pubblico, il nuovo sistema di tabelle mette in discussione l’utilizzo delle tabelle di Milano, attualmente il parametro di riferimento prevalente per i risarcimenti delle vittime della strada.
L’adozione delle nuove tabelle potrebbe portare a una riduzione dei risarcimenti di circa il 10%, con conseguente risparmio per le compagnie assicurative di 500 milioni di euro annui. Una cifra significativa che, secondo le critiche delle associazioni dei consumatori, potrebbe penalizzare ulteriormente le vittime di incidenti stradali, soprattutto quelle che hanno subito lesioni gravi.
La protesta delle associazioni dei consumatori: “I diritti delle vittime non sono negoziabili”
Le reazioni a questa novità sono state forti e immediate. Assoutenti, insieme a tutte le associazioni del CNCU (Comitato Nazionale Consumatori e Utenti), ha già espresso la propria contrarietà alla riduzione dei risarcimenti per le vittime di incidenti stradali, opponendosi fermamente nel 2021 alla bozza di decreto.
Secondo queste associazioni, non è accettabile che vengano messi in discussione i diritti degli automobilisti e degli assicurati in nome di un risparmio per le compagnie, soprattutto in assenza di un dialogo pubblico adeguato e di una valutazione dell’impatto sociale ed economico delle modifiche.
Anche il Consiglio di Stato aveva sollevato delle preoccupazioni, in particolare per l’obsolescenza dei dati utilizzati nella proposta normativa, che si basavano su documenti datati e privi di aggiornamenti recenti sulla frequenza degli incidenti e sul numero di sinistri.
Inoltre, mancava una valutazione macroeconomica sull’impatto delle nuove tabelle sulle tariffe assicurative e sui bilanci delle imprese. Questo aveva portato l’organo giuridico a dubitare della validità e della giustizia del provvedimento.
Il governo approva il provvedimento senza confronto pubblico
Nonostante le critiche e le osservazioni provenienti dalle associazioni di consumatori, familiari delle vittime della strada e giuristi esperti, il governo ha deciso di andare avanti con l’approvazione del provvedimento, senza avviare un confronto pubblico o una consultazione adeguata.
Le nuove tabelle per le lesioni gravi e gravissime introdurranno cambiamenti significativi nei risarcimenti che le compagnie assicurative devono corrispondere alle vittime degli incidenti. Secondo il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, “prima dei bilanci delle compagnie assicurative, devono venire i diritti costituzionali delle vittime degli incidenti stradali”.
Melluso ha anche lanciato una provocatoria accusa, suggerendo che la decisione del governo potrebbe essere interpretata come un “regalo” per l’ANIA, in occasione dei suoi 80 anni di attività. Un “regalo”, però, che rischia di gravare sui cittadini, senza il loro consenso.
Un cambiamento controverso
La decisione del governo di adottare queste nuove tabelle potrebbe rappresentare un cambiamento fondamentale nel sistema dei risarcimenti per le vittime della strada, con conseguenze economiche e sociali rilevanti.
Tuttavia, l’assenza di un dialogo pubblico e la riduzione dei risarcimenti sollevano dubbi legittimi sulla giustizia e sull’impatto di questa riforma. In un momento in cui si cerca di tutelare maggiormente i diritti delle persone vulnerabili, come le vittime di incidenti stradali, è fondamentale che ogni modifica al sistema di risarcimento venga ponderata con attenzione, garantendo trasparenza e un adeguato coinvolgimento delle parti interessate.