Addio ad Augusto Mantovani: l’uomo che ha reso “glamour” la vita notturna di Mestre. Un punto di riferimento per il divertimento e la vita sociale mestrina
MESTRE (VENEZIA) – Il 16 aprile, Mestre ha perso uno dei suoi protagonisti più noti e amati: Augusto Mantovani, noto per aver contribuito a rendere la città un centro di riferimento per il divertimento e la vita notturna, soprattutto negli anni Novanta. A ricordarlo, con affetto, è stato Antonio Onorato, uno degli amici più stretti di Mantovani, che ha descritto l’imprenditore come un personaggio capace di “glamourizzare” la vita mestrina, attirando persone da tutta Italia. La sua morte, avvenuta a causa di una grave malattia, segna la fine di un’era per chi ha vissuto la vivace scena sociale della città negli anni ’80 e ’90.
La carriera e l’impegno imprenditoriale di Augusto Mantovani
Nato a Pero (Milano) nel gennaio del 1946, Augusto Mantovani si trasferì a Mestre dopo aver collaborato con un’azienda a Porto Marghera. Si innamorò della città, della sua dinamicità e della vita che la caratterizzava, specialmente verso la fine degli anni ’70. La sua carriera nel settore immobiliare fu molto prolifica: avviò una serie di attività legate all’intermediazione di appartamenti, case e ville, diventando il punto di riferimento per importanti clienti, sia nel campo delle vendite che degli affitti.
Negli anni successivi, però, la sua popolarità esplose quando, nei primi anni Novanta, aprì la discoteca Terminal insieme a un gruppo di amici. Situato in quello che una volta erano i magazzini generali di Mestre, l’ex stabile divenne uno dei locali più rinomati e apprezzati del Veneto. La discoteca ospitò numerosi eventi di spicco, con performance di gruppi musicali come i Simply Red e le esibizioni frequenti di Umberto Smaila. Il Terminal attirava clienti da Milano, Bologna e da tutta la regione del Nordest, diventando il simbolo di un’epoca che segnò un punto di non ritorno nel panorama del divertimento serale di Mestre.
Il ricordo di un’epoca di festa e convivialità
Augusto Mantovani non fu solo un imprenditore di successo, ma anche un uomo che seppe farsi voler bene, grazie alla sua personalità affabile e al suo modo di essere sempre al centro della scena. A ricordarlo, molti dei suoi amici, che hanno condiviso con lui momenti di convivialità e allegria. «Era un amante della cucina e della vita sociale», ha raccontato Onorato, suo amico di lunga data, aggiungendo che Mantovani aveva un forte legame con Fiorella Mancini, organizzatrice di eventi a Venezia, e con il marito Plinio Danieli, anch’egli recentemente scomparso.
Dopo la chiusura della discoteca Terminal nei primi anni Duemila, Augusto Mantovani tornò a concentrarsi sulle sue attività nel settore immobiliare, ma la sua passione per la vita sociale e il mondo della notte non venne mai meno. «Nel gruppo Facebook “Mestre Mia”», scrivono i suoi amici, «Augusto ha saputo farsi riconoscere e voler bene, contribuendo a segnare un’epoca e a creare ricordi indelebili per tanti di noi. Ci mancherà il suo sorriso, la sua energia e il suo modo unico di stare al centro della scena».
Mantovani ha vissuto gli ultimi anni con la compagna Diana Tamiato, titolare di un negozio di parrucchiera in via Sarpi. Negli ultimi mesi, purtroppo, la sua salute è peggiorata a causa di una malattia che lo ha colpito.
Il funerale di Augusto Mantovani (nella foto di copertina, credito de Il Gazzettino) si terrà mercoledì 23 aprile alle ore 11, nel Duomo di San Lorenzo a Mestre. Un’ultima occasione per rendere omaggio a una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia sociale e culturale della città.