Coppia legge documento

Bonus figli, cosa succede e come richiederlo

Tutte le novità sul Bonus Figli: quali documenti bisogna preparare, come fare la domanda e le scadenze previste. 

L’INPS ha introdotto significative novità riguardanti il Bonus asilo nido, una misura economica dedicata alle famiglie con bambini fino a tre anni, pensata per alleggerire il peso delle spese legate alle rette degli asili, sia pubblici sia privati.

Le nuove disposizioni, valide a partire dal 1° gennaio 2026, semplificano le modalità di richiesta e ampliano la platea dei servizi ammessi al contributo.

Rinnovo semplificato e durata della domanda dal 2026

Fino al 2025, i genitori erano tenuti a presentare ogni anno una nuova domanda per ottenere il Bonus asilo nido. Con la circolare più recente, l’INPS stabilisce che la domanda effettuata al primo accesso rimarrà valida fino al compimento del trentaseiesimo mese di vita del bambino, eliminando così la necessità di una presentazione annuale completa. A partire dal 2026, sarà sufficiente effettuare un rinnovo attraverso il portale telematico dell’INPS, prenotando le risorse economiche per il nuovo anno scolastico.

In questa fase di rinnovo, i genitori dovranno specificare le mensilità per cui intendono richiedere il contributo, con un limite massimo di 11 mesi, e allegare la documentazione comprovante il pagamento di almeno una retta. Per i casi in cui il pagamento avvenga in modo posticipato, sarà necessario fornire un documento che attesti l’iscrizione del bambino al servizio. Nel caso in cui il bonus venga richiesto per il supporto domiciliare, dovrà essere presentato un certificato medico pediatrico che attesti l’impossibilità del bambino a frequentare l’asilo a causa di una grave patologia cronica.

Un’ulteriore novità riguarda l’ampliamento delle strutture e dei servizi che possono beneficiare del Bonus asilo nido. Dal 2026 il contributo non sarà più limitato esclusivamente agli asili nido pubblici e privati convenzionati, ma sarà esteso anche a:

  • Micronidi, strutture per bambini da 3 a 36 mesi;
  • Sezioni primavera, dedicate a bambini tra i 24 e i 36 mesi;
  • Servizi integrativi per l’infanzia, come spazi gioco, centri per bambini e famiglie e servizi domiciliari educativi.
Bonus
Come richiedere il Bonus Figli: cosa c’è da sapere – Notizieindiretta.it

Rimangono escluse dal beneficio le strutture non riconosciute come educative, quali servizi ricreativi, attività di pre-scuola o post-scuola e tutte quelle iniziative che prevedono la presenza obbligatoria dei genitori insieme ai piccoli. L’entità del Bonus asilo nido è calcolata in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e all’anno di nascita del bambino, con importi differenziati per le nascite antecedenti e successive al 2024.

Per i bambini nati fino al 31 dicembre 2023, il contributo varia da un massimo di 3.000 euro annui per le famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro, a 2.500 euro per ISEE compreso tra 25.000 e 40.000 euro, fino a 1.500 euro per ISEE superiore a 40.000 euro.

Per i figli nati dal 1° gennaio 2024, invece, l’importo massimo sale a 3.600 euro annui per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, mentre rimane fissato a 1.500 euro per quelle con ISEE superiore a tale soglia. Queste modifiche rappresentano un sostanziale miglioramento nell’accesso e nella fruizione del Bonus, offrendo maggiore continuità e flessibilità alle famiglie e valorizzando una gamma più ampia di servizi per la prima infanzia.