Corte di Cassazione condanna ASPI al Risarcimento da Rumore

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione sul danno da rumore autostradale? Quali implicazioni ci sono per i cittadini che vivono vicino alle autostrade senza barriere?

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Danno da rumore autostradale: la Corte di Cassazione condanna Autostrade per l’Italia al risarcimento di un milione di euro

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 631 del 2025, ha emesso una sentenza che potrebbe segnare un punto di svolta per le cause risarcitorie legate al danno da rumore autostradale. La decisione definitiva ha obbligato la società Autostrade per l’Italia (Aspi) a risarcire una famiglia residente a Varazze, in provincia di Savona, con una somma pari a circa un milione di euro. Il risarcimento è stato disposto per il danno esistenziale subito dalla famiglia a causa dei forti rumori provenienti dal traffico della A10, autostrada che attraversa la zona senza essere dotata di barriere fonoassorbenti nel tratto in cui sorge l’abitazione.

La decisione della Corte di Cassazione e la tutela del diritto alla salute

In particolare, la Terza sezione civile della Cassazione, presieduta dalla giudice Antonietta Scrima, ha confermato la sentenza della Corte d’appello di Genova, che già aveva condannato Aspi al risarcimento. La Corte ha ritenuto che i rumori costanti, combinati con l’assenza di adeguate barriere fonoassorbenti, abbiano arrecato danni significativi alla qualità della vita dei residenti, nonché un grave deprezzamento del valore dell’immobile. La Cassazione ha sottolineato che il “diritto fondamentale alla salute” deve essere considerato superiore a qualsiasi altra esigenza produttiva, in quanto funzionale al diritto a una normale qualità della vita.

Implicazioni per le future cause risarcitorie contro i gestori autostradali

Questa decisione ha aperto la strada a nuove possibili azioni legali in tutto il territorio italiano. Secondo Rosanna Stifano, vicepresidente di Assoutenti, la sentenza potrebbe incoraggiare altri cittadini che vivono in prossimità di autostrade senza adeguate barriere fonoassorbenti a fare causa contro Aspi e gli altri gestori autostradali. Stifano ha spiegato che numerosi comitati di cittadini stanno già valutando la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni esistenziali da rumore, oltre a chiedere un risarcimento per il deprezzamento dei loro immobili.

La vicepresidente ha quindi invitato chiunque sia interessato a rivolgersi agli sportelli sul territorio dell’associazione per una consulenza legale. L’obiettivo è fornire supporto a chi subisce quotidianamente rumori molesti e inquinamento acustico derivante dal traffico autostradale.

Per ottenere assistenza, gli interessati possono contattare il form sul sito ufficiale di Assoutenti qui.

In sintesi, la sentenza della Corte di Cassazione potrebbe segnare l’inizio di un’era di maggiore tutela per i cittadini che vivono in prossimità delle autostrade, rafforzando il diritto alla salute e alla qualità della vita, mettendo in evidenza la responsabilità delle società autostradali nel garantire ambienti sani e silenziosi per le persone.