Il dollaro si rafforza sul cambio con l’euro dando nuova spinta alle borse

In questo momento è fondamentale che sul forex l'euro continui ad indebolirsi per garantire una crescita dei consumi interni all'eurozona.

il dollaro si rafforza sul cambio con l'euro dando nuova spinta alle borse

Dopo il panic selling di inizio settimana arrivano, finalmente, delle notizie più distensive dai mercati finanziari. Dopo i dati Usa, infatti il dollaro si rafforza sul cambio con l’euro dando nuova spinta alle borse che stanno facendo registrare rialzi ben sopra i 2 punti percentuali.

Molto bene i mercati finanziari del vecchio continente, con Parigi e Francoforte che sono saldamente sopra il 3%, mentre l’euro torna ad indebolirsi e si attesta, ora, in zona 1,12 sul dollaro. In effetti i dati che arrivano dall’America non lasciano spazio ad equivoci: la seconda stima sul PIL ci mostra un rialzo del 3.7%, molto meglio sia della crescita stimata (2.3%) che di quella messa in preventivo dagli analisti (3,2%).

Inutile dire che su questa scia molti broker forex hanno riscontrato un brusco aumento degli scambi. I trader hanno approfittato dell’entusiasmo sul mercato per mettere a segno qualche operazione vincente. Va anche detto che, secondo indiscrezioni non confermate (non lo sono mai in queste occasioni) alcuni broker avevano subito delle perdite importanti in quei giorni di forti ribassi.

Alcuni ordini stop loss non erano partiti per tempo e in alcuni casi il sistema che gestisce gli ordini inviati dai clienti era entrato nel pallone creando confusione. Una bella boccata d’ossigeno, quindi, all’intero settore ma, anche all’economia reale.

In questo momento, infatti, è fondamentale che sul forex l’euro continui ad indebolirsi per garantire una crescita dei consumi interni all’eurozona. Questo, di fatto, si può avere solo con un petrolio basso e un euro debole (anche se in parte la forza del dollaro va a vanificare il risparmio ottenuto dalle basse quotazioni del petrolio).

Detto questo è fondamentale continuare a monitorare con attenzione i mercati. Al momento, infatti, non si può dire che si sia invertita la rotta e quello di oggi potrebbe essere definito solo un semplice rimbalzo tecnico dovuto, anche, alle ottime notizie sull’economia USA. A questo punto bisognerà vedere quali saranno le decisioni dei prossimi giorni che verranno prese dalla Fed circa i tassi di interesse.

Al momento l’ipotesi più accreditata è quella che venga rinviata la decisione a fine anno o ai primi mesi del 2016 ma i dati diffusi oggi potrebbero spingere il board a prendere delle decisioni differenti. In questo caso si potrebbe assistere ad una nuova, forte, fase di debolezza sui mercati.