Multe stradali in Italia: incassi da 1,3 miliardi nel 2024. Gli incassi derivanti dalle multe stradali, in Italia, si stanno rivelando una fonte di entrate sempre più significativa per gli enti locali. Secondo un’indagine condotta dal Codacons, nei primi dieci mesi del 2024, le sanzioni hanno fruttato quasi 1,3 miliardi di euro. Questa somma, che ammonta esattamente a 1.294.799.772 euro al 17 ottobre, evidenzia un trend in crescita rispetto agli anni precedenti e solleva interrogativi sulle politiche di sicurezza stradale e sulla trasparenza nell’uso delle risorse raccolte.
Le regioni in prima linea
Il primato degli incassi spetta alla Lombardia, con ben 324 milioni di euro raccolti grazie alle sanzioni. Segue il Lazio, con 130 milioni, e l’Emilia Romagna, che chiude il podio con 129 milioni. Al contrario, il Molise si attesta come l’ultima regione nella classifica, con un incasso modesto di appena 1,4 milioni di euro. Questo divario tra le regioni mette in luce non solo le differenze economiche, ma anche l’andamento delle infrazioni al Codice della strada.
Le grandi città e i piccoli comuni
Analizzando i dati delle grandi città, Milano emerge come la più “sanzionata”, con 128,7 milioni di euro di proventi, seguita da Roma con 88 milioni e Torino con 43,7 milioni. In un contesto più ampio, i piccoli comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti, hanno raccolto complessivamente 72,7 milioni di euro grazie alle multe, mentre la somma arriva a 93 milioni per i comuni che si trovano tra i 5.000 e i 10.000 abitanti. Le amministrazioni con oltre 250.000 abitanti hanno generato oltre 410 milioni di euro di incassi.
Questo panorama mostra come le grandi città rappresentino una porzione significativa delle entrate. Infatti, secondo il Codacons, i piccoli comuni ottengono il 12,8% dei proventi complessivi, mentre quasi un terzo (31,7%) proviene dalle grandi città.
Analisi per regione: chi paga di più?
Un aspetto interessante da considerare è il rapporto tra il numero di residenti e l’importo delle sanzioni. La Liguria si distingue per essere la regione con il valore pro-capite più elevato, attestandosi a 40,1 euro per residente. Segue la Toscana con 34,9 euro, mentre la Lombardia si posiziona al terzo posto con 32,3 euro pro-capite. Questa distribuzione evidenzia come la cultura della sicurezza stradale e la vigilanza sulle infrazioni variano significativamente da una regione all’altra.
Al contrario, le regioni del sud Italia mostrano valori molto più bassi. Il Molise, ad esempio, ha un importo medio delle multe pari a solo 4,9 euro per residente. La Calabria e la Sardegna seguono con 8,9 euro, mentre la Sicilia si attesta poco sopra i 9 euro. Questi dati suggeriscono non solo una minore propensione a commettere infrazioni, ma anche possibili lacune nelle politiche di controllo e prevenzione.
La questione della trasparenza
Nonostante l’aumento delle entrate derivanti dalle sanzioni, resta aperta la questione della trasparenza nell’uso delle risorse incamerate. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, sottolinea che sebbene le multe rappresentino una fonte di guadagno per gli enti locali, non è chiaro come queste risorse vengano effettivamente impiegate. Le attese riforme del Codice della strada, insieme alla prevista rivoluzione riguardante gli autovelox voluta dal Ministro Salvini, non hanno ancora prodotto risultati tangibili.
In particolare, si fa riferimento al “Osservatorio sulle multe stradali”, previsto dal decreto legge P.A. bis del 2023, che avrebbe dovuto fornire un report annuale sui dati relativi agli incidenti stradali e sull’utilizzo dei proventi delle sanzioni. Tuttavia, questo osservatorio sembra essere rimasto in una sorta di limbo, con la mancanza di aggiornamenti e comunicazioni ufficiali. Questa situazione è stata definita da Rienzi come un “grave e ingiustificato ritardo”, che meriterebbe chiarimenti da parte del governo.
Il futuro delle multe stradali
Con l’inevitabile aumento della mobilità e del traffico nelle città italiane, le sanzioni stradali continueranno a rappresentare una fonte rilevante di entrate per gli enti locali. Tuttavia, sarà fondamentale che le amministrazioni garantiscano un uso trasparente e responsabile delle risorse raccolte. Ciò non solo contribuirebbe a migliorare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni, ma potrebbe anche rendere più efficace l’applicazione delle norme di sicurezza stradale.
In conclusione, l’analisi dei proventi derivanti dalle multe stradali evidenzia una realtà complessa e variegata. Da un lato, vi è un crescente afflusso di risorse per le amministrazioni locali, dall’altro, la necessità di garantire trasparenza e responsabilità nell’impiego di tali fondi è più urgente che mai. In un contesto in continua evoluzione, è fondamentale monitorare l’andamento delle sanzioni e il loro impatto sulle politiche di sicurezza stradale, affinché si possa davvero trasformare il guadagno in un beneficio collettivo per la comunità.