TERREMOTO OGGI BASALICATA – Martedí 18 marzo 2025, alle ore 10:01 italiane, un terremoto di magnitudo 4.2 ha scosso la città di Potenza e altre località della Basilicata, tra cui Matera. La scossa, che è stata avvertita in modo molto netto, ha spinto molte persone a scendere in strada, preoccupate per la sua intensità. Fortunatamente, al momento, non sono stati segnalati danni a persone o cose, ma le autorità locali hanno preso prontamente provvedimenti per garantire la sicurezza della popolazione.
Il terremoto: dati tecnici e epicentro
Secondo i dati forniti dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l’evento sismico si è verificato a circa 6 chilometri dal comune di Vaglio, a una profondità di 14,3 km. L’epicentro è stato localizzato nell’area tra Vaglio Basilicata e la città di Potenza, che si trovano entrambi a una distanza di circa 6 km dal punto di origine del terremoto. La zona è nota per essere caratterizzata da una pericolosità sismica alta, come confermato dalla Mappa della Pericolosità Sismica del Territorio Nazionale (MPS04), che ha registrato numerosi eventi sismici rilevanti in passato.
L’evento di oggi si inserisce in un contesto di alta attività sismica che caratterizza questa regione dell’Appennino. Storicamente, infatti, l’area ha subito importanti terremoti, tra cui quello del 18 dicembre 1273, con una magnitudo stimata di circa 5.8, che ha avuto effetti significativi sulla città di Potenza.
La risposta delle autorità e le misure precauzionali
Immediatamente dopo la scossa di terremoto, il sindaco di Potenza, Mario Telesca, ha deciso di sospendere le attività didattiche nelle scuole della città, in un atto precauzionale volto a tutelare la sicurezza degli studenti e del personale scolastico.
Il sindaco ha comunicato di essere in continuo contatto con la Protezione Civile, monitorando costantemente l’evoluzione della situazione. Nonostante la paura, al momento non ci sono notizie di feriti o danni materiali.
Nel frattempo, la Rete Sismica Nazionale ha continuato a monitorare la situazione, e sono stati registrati risentimenti della scossa anche nelle regioni limitrofe, come Puglia e Campania. I dati raccolti attraverso le reti accelerometriche e sismiche hanno mostrato livelli di scuotimento che potrebbero essere arrivati fino al grado IV-V della scala MCS.
La sismicità storica della zona
L’area del Potentino e della Basilicata in generale è stata storicamente colpita da terremoti di grande intensità. Oltre al già citato evento del 1273, la città di Potenza ha registrato altre scosse significative nel corso dei secoli, tra cui quelle del 1561, del 1694, del 1851 e del 1857, tutte con magnitudo superiori a 6.5. Questi eventi sono stati fonte di ingenti danni e hanno contribuito a modellare la memoria storica della zona.
In epoca più recente, dal 1985 in poi, la regione ha continuato a essere interessata da significative attività sismiche. Un episodio particolarmente rilevante è stato il terremoto del 5 maggio 1990, con una magnitudo di 5.8 che causò danni estesi e la morte di una persona a causa della caduta di calcinacci.
Le autorità locali, in collaborazione con i servizi di emergenza, continuano a monitorare la situazione, e si raccomanda alla popolazione di seguire le indicazioni delle autorità competenti. Al momento, non sono stati registrati danni gravi, ma il rischio sismico rimane elevato nella regione. Gli aggiornamenti sulla situazione sono costantemente forniti dalle fonti ufficiali, tra cui la Protezione Civile e l’INGV Terremoti.
In sintesi, il terremoto di magnitudo 4.2 che ha colpito la città di Potenza e la Basilicata ha destato preoccupazione ma, per ora, non ha causato danni significativi. La zona resta sotto monitoraggio per eventuali nuove scosse, in un contesto di pericolosità sismica che non va sottovalutato.