Licenziamento per comportamenti inappropriati: la linea dura della Suprema Corte

La Suprema Corte stabilisce la possibilità di licenziare il responsabile di un dipartimento per comportamenti inappropriati. Scopri i dettagli e le valutazioni necessarie per una giusta causa di licenziamento.

lassicurazione deve risarcire la vittima anche se il conducente lha investita di proposito

La linea dura è stabilita dalla Suprema Corte che, con il decreto n. 27363 pubblicato il 27 settembre 2023 dalla Sezione Lavoro, ha chiarito che può essere effettivamente licenziato il responsabile di un dipartimento che si comporta in modo troppo confidenziale con le dipendenti. Pertanto, il capo che dà una pacca sul sedere a una lavoratrice, senza risparmiarle commenti inappropriati, rischia molto.

Secondo il Collegio di legittimità, infatti, contro la sentenza della Corte d’Appello di Palermo n. 277/2020, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, il motivo è valido e hanno ricordato che:

“L’offensività oggettiva del comportamento non deve essere collegata a ciò che lui può aver detto successivamente all’evento, ma deve essere valutata per la volgarità dei gesti compiuti da lui stesso, anche in relazione al ruolo che ricopre, dal punto di vista del datore di lavoro che viene a conoscenza di tali attenzioni verbali e fisiche verso le proprie dipendenti, così come per la violazione delle norme basilari di convivenza civile e educazione”.

Inoltre, al fine di determinare la rilevanza disciplinare di un’accusa disciplinare e quindi l’esistenza o meno di una giusta causa di licenziamento, il giudice è tenuto a valutare sia l’aspetto oggettivo che quello soggettivo, come l’intenzionalità, il grado di colpa più o meno accentuato, la necessità di dimostrare il dolo o la colpa dell’agente, non potendo prescindere da una valutazione complessiva delle circostanze concrete in cui si verifica il comportamento contestato.