Obbligo gomme invernali? I pneumatici si possono comprare anche online

Con l’avvicinarsi della stagione invernale un tema sulla bocca di tanti automobilisti sarà, gioco forza, la scelta degli pneumatici. A Novembre arriva infatti in Italia il momento dell’obbligo del cambio gomme. Sempre di più, in molti si affidano...

Obbligo gomme invernali: oltre il 50% dei web shopper acquista gli pneumatici online, non solo in Italia.

Con l’avvicinarsi della stagione invernale un tema sulla bocca di tanti automobilisti sarà, gioco forza, la scelta degli pneumatici. A Novembre arriva infatti in Italia il momento dell’obbligo del cambio gomme. Sempre di più, in molti si affidano all’online per questa specifica tipologia di acquisto che rappresenta una vera e propria tendenza dell’eCommerce. Un esempio su tutti a conferma di ciò sono i volumi di vendita di eBay.it che, con un offerta di oltre 900 mila pneumatici, registra 17 treni di gomme vendute all’ora.

Il marketpalce globale con oltre 165 milioni di acquirenti nel mondo, di cui 5 solo in Italia, ha commissionato un’indagine di mercato volta ad indagare i nuovi comportamenti d’acquisto online nel settore della componentistica auto, con un focus particolare sul “fenomeno pneumatici”. L’indagine di eBay condotta da Ipsos Observer è declinata su Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e Germania. Uno sguardo quindi che va oltre i nostri confini e che permette di comprendere meglio la portata del fenomeno.

Tra gli acquirenti online coinvolti nella ricerca emerge come gli pneumatici siano un bene di consumo già da tempo inserito nel panel degli acquisti online. Un intervistato su due ha dichiarato di acquistare in rete gli pneumatici: superano infatti il 50% quattro paesi su cinque, solo la Spagna si ferma al 43%. Il primato va all’Italia con il 58%, seguono la Germania, la Francia e il Regno Unito.

Comprare online pneumatici è quindi un’abitudine ben radicalizzata tra i comportamenti degli internauti. Lo sa bene Domenico Carofiglio, socio di F1 Tyres Performance, negozio eBay specializzato in pneumatici e cerchi in lega per auto e moto nonché negli pneumatici da gara: “Ho iniziato la mia attività puntando tutto sulla rete. Dal 2007 abbiamo aperto il nostro negozio virtuale su eBay che oggi rappresenta l’80% di tutto il nostro business.” Spiega Domenico che continua: “Sono disponibili oltre 12 mila prodotti e gestiamo circa 30 ordini al giorno; nei periodi di picco, che in questo settore vanno da Maggio a Luglio e da Settembre a Gennaio, arriviamo anche a gestirne fino a 60-70 al giorno”.

Un successo quello dell’eCommerce per il settore pneumatico che, prima di tutto, nasce dall’offrire un reale vantaggio economico per i consumatori. Prendendo la media delle cinque nazioni coinvolte, il risparmio rilevato dall’acquisto online degli pneumatici è del 23%. L’Italia è il paese in cui si riesce a risparmiare di più, con una media del 25%. Quasi la metà degli intervistati Italiani dichiara di riscontrare un risparmio dal 20 al 30%, mentre il 15% è riuscito a risparmiare dal 30% al 50%.

Dopo l’Italia è la Germania, con una media del 24%, la nazione che online trova gli pneumatici con i prezzi più bassi: c’è ben un 4% che è riuscito a risparmiare dal 50% al 70%. Al terzo posto, a pari merito, troviamo Francia e Regno Unito che, pur registrando una media del 23%, vedono le fasce di risparmio più basse (solo fino al 10%) con le percentuali più alte. Fanalino di coda è la Spagna che chiude con una media del 21%.

“La rete è davvero un’opportunità unica per il nostro settore. Personalmente credo che le aziende italiane debbano puntare molto sull’eCommerce, un canale immediato, semplice da usare e che può regalare grandi soddisfazioni. Per noi è stato proprio così. La nostra attività registra una crescita media-annua del 40%”, conclude Domenico di F1 Tyres Performance, uno dei ben 105 venditori professionali che hanno fatturato almeno 1 milione di dollari nel 2015 grazie alle vendite effettuate sul principale marketplace online italiano.

Ma quali sono le preferenze in fatto di pneumatici tra gli acquirenti online in Europa? Se gli Italiani si dividono pari merito tra le due principali tipologie di pneumatico disponibili in commercio, i Tedeschi si rivelano quelli più sensibili ai cambi di stagione preferendo scegliere il modello di pneumatico a seconda del clima. Di tutt’altra opinione invece Inglesi, Spagnoli e Francesi che prediligono i modelli all season.

Metodo più tradizionale per superare le intemperie invernali sono invece le catene da neve. In Spagna e Italia, seppur sulla carta risultino i paesi più mediterranei, sono quelli in cui si sono registrate le percentuali più alte di chi ha dichiarato di acquistare le catene da neve: quattro spagnoli internauti su dieci e addirittura sette italiani su dieci.

Come gestire poi il cambio degli pneumatici, beh quella è tutta un’altra cosa. In Spagna e Germania la percentuale più alta dei rispondenti dichiara di preferire fare da sé o affidarsi ad un amico o conoscente. Francesi, Italiani ed Inglesi invece ricercano più volentieri le mani esperte di un professionista del settore.

In tutti i paesi coinvolti, oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato di non aver avuto alcun problema a trovare chi montasse loro gli pneumatici acquistati in rete. Una percentuale che raggiunge il 92% in Italia, paese in cui ben l’86% dei gommisti italiani ha affermato di aver montato, negli ultimi 12 mesi, pneumatici acquistati altrove. Un segno di come anche il mercato dei servizi si stia adeguando.

Si sa che ognuno ha i propri criteri d’acquisto ed è curioso vedere come questi cambino tra i paesi intervistati. I prezzi bassi sono la motivazione principale per la scelta dell’eCommerce per l’acquisto degli pneumatici, tranne che in Germania dove si da maggiore valore alla possibilità di comparare i prezzi.

Secondo criterio importante di scelta è la comparazione dei prezzi, anche questo vale per tutti i paesi eccetto la Germania dove la classifica si inverte nuovamente e il risparmio di tempo è al secondo posto. Infine, se l’ampia scelta di modelli o brand è il fattore meno determinante rispetto ad altri per Italiani, Inglesi e Spagnoli, i Francesi attribuiscono invece ad esso un’importanza maggiore rispetto al risparmio di tempo.