Google aggiorna il chatbot Bard con nuove funzioni e lingue supportate
Google ha introdotto un aggiornamento del chatbot Bard con nuove funzioni, tra cui la pronuncia del testo generato e una lista di lingue supportate ampliata. Scopri di più sulle caratteristiche di Bard e sulle sue possibilità di personalizzazione.
Google ha introdotto un aggiornamento del suo chatbot chiamato Bard dopo aver incorporato una serie di nuove caratteristiche e funzioni, tra cui la capacità di pronunciare il testo generato, una configurazione avanzata delle risposte e una lista di lingue supportate ampliata, secondo un comunicato ufficiale rilasciato giovedì.
Il capo del prodotto del chatbot, Jack Krawczyk, ha affermato che l’ascolto delle risposte di Bard può aiutare a concentrarsi in modo diverso e può essere utile per imparare la corretta pronuncia delle parole o ascoltare poesie o sceneggiature.
Dopo l’aggiornamento, il chatbot è ora disponibile in oltre 40 lingue, tra cui l’arabo, il cinese, il tedesco, l’hindi e lo spagnolo. Inoltre, Google ha esteso l’accessibilità di Bard, rendendolo disponibile in Brasile e in tutta Europa.
I programmatori hanno introdotto la possibilità di personalizzare il modo di comunicare delle risposte del programma offrendo cinque opzioni: semplice, lungo, breve, professionale o informale. Krawczyk ha spiegato che questa funzione consente agli utenti di chiedere a Bard di aiutarli a redigere annunci di mercato per oggetti come poltrone antiche e di abbreviare le risposte attraverso un menu a tendina.
Oltre alle caratteristiche menzionate, gli utenti possono ora esportare il codice Python generato dal chatbot nel software Replit, condividere le proprie risposte con altre persone e utilizzare immagini nei messaggi per consentire a Bard di analizzarle.
Google ha lanciato Bard a marzo di quest’anno per competere con altri chatbot come ChatGPT, OpenAI e GPT-4. Anche se i dirigenti e gli esperti del gigante tecnologico sono fiduciosi che questi strumenti possano favorire un progresso positivo nello sviluppo umano, hanno riconosciuto l’esistenza di minacce potenzialmente correlate all’abuso di tali strumenti.