Il Decreto sull’Alcolock: Criticità e Impatti sul Mercato e sugli Automobilisti
Nei giorni scorsi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha varato un decreto che introduce l’obbligo dell’installazione di dispositivi alcolock per i conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza. Il decreto, attualmente sotto il vaglio dell’Unione Europea, presenta però alcune problematiche sollevate da diverse associazioni di categoria, tra cui Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane. Secondo quanto dichiarato dall’associazione, il provvedimento potrebbe avere effetti distorsivi sul mercato e generare danni economici agli automobilisti, con possibili risvolti legali e contenziosi.
Il Parco Auto Italiano e la Difficoltà di Installare l’Alcolock
Il decreto prevede che, a partire dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni, i conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, o a 1,5 g/l, dovranno installare un dispositivo alcolock sui loro veicoli. Questo dispositivo impedisce l’avviamento del motore nel caso in cui il tasso alcolemico del conducente superi lo zero.
Tuttavia, una delle prime criticità sollevate da Federcarrozzieri riguarda il parco auto italiano, che è noto per la sua età avanzata. Attualmente, l’età media delle vetture in circolazione si attesta a 12,8 anni, e circa il 22% delle auto ha più di 19 anni. In molti casi, l’installazione dell’alcolock potrebbe risultare tecnicamente difficile o addirittura impossibile su auto particolarmente vecchie, esponendo i proprietari a un ulteriore svantaggio.
Le Limitazioni sul Mercato degli Installatori
Un altro punto controverso riguarda l’articolo 5 del decreto, che stabilisce che solo le officine autorizzate dai produttori di alcolock potranno effettuare l’installazione dei dispositivi. Questo significa che non tutte le autocarrozzerie, pur avendo i requisiti di legge, potranno intervenire su queste installazioni. Secondo Federcarrozzieri, questa limitazione viola le norme sulla concorrenza, riducendo il numero di operatori abilitati e alterando il mercato. Di conseguenza, gli automobilisti potrebbero trovarsi a dover affrontare aumenti dei costi per l’installazione e la manutenzione del dispositivo.
Il costo stimato per l’installazione dell’alcolock si aggira attorno ai 2.000 euro per ciascuna vettura, a cui si aggiungono i costi per la taratura periodica, la manutenzione e l’acquisto dei boccagli monouso. Inoltre, una problematica specifica riguarda quelle famiglie che possiedono un’unica auto. In questo caso, tutti i membri del nucleo familiare dovranno avere un tasso alcolemico pari a zero per poter utilizzare il veicolo.
Criticità Legali e Possibili Contenziosi
L’introduzione dell’alcolock solleva anche diverse problematiche di natura legale. Secondo l’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (AIPED), l’articolo 7 del decreto potrebbe dar luogo a controvoglie legali a causa dell’incertezza normativa. In particolare, non è chiaro se il veicolo possa circolare liberamente dopo la rimozione dell’alcolock, senza ulteriori verifiche o controlli. Questo potrebbe creare problemi di omologazione e di sicurezza, oltre a conseguenze legali in caso di incidente.
Inoltre, l’articolo 8 stabilisce che il conducente debba esibire un certificato di taratura valido. Tuttavia, non viene specificato chi debba verificare la correttezza della taratura, sollevando dubbi sul ruolo delle forze dell’ordine in fase di controllo.
Anche la questione del sigillo che garantisce l’integrità del dispositivo rappresenta un potenziale punto di contenzioso. Se il sigillo viene danneggiato accidentalmente o a seguito di un incidente, non è chiaro come debba essere trattato, e ciò potrebbe portare a erronee accuse di manomissione, con ripercussioni legali.
Le Implicazioni sul Settore Assicurativo e la Necessità di Interventi
Oltre alle problematiche relative all’alcolock, il settore assicurativo sta vivendo altre difficoltà, come sottolineato da Assoutenti, che denuncia l’abuso dei sinistri multipli. Questi incidenti stradali coinvolgono più di due veicoli e spesso generano conflitti tra le compagnie assicurative, con rimpalli di responsabilità che costringono gli automobilisti a lunghi e difficili contenziosi per ottenere il risarcimento dovuto.
Assoutenti critica inoltre l’atteggiamento delle compagnie assicurative e l’inerzia dell’IVASS, l’ente di vigilanza, che non interviene per garantire risarcimenti tempestivi, violando di fatto l’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni. Per l’associazione, è necessario che l’IVASS diventi completamente indipendente dalle pressioni del mondo assicurativo e bancario per affrontare con efficacia i problemi del settore.
Il decreto sull’alcolock, pur avendo l’intento di migliorare la sicurezza stradale e prevenire la guida in stato di ebbrezza, presenta diversi aspetti critici che necessitano di una revisione. Le problematiche relative alla concorrente limitazione degli installatori e le possibili controversie legali rischiano di danneggiare gli automobilisti e di aumentare i costi complessivi per il settore. È essenziale che vengano chiariti tutti gli aspetti legati all’installazione, alla manutenzione e alle modalità di verifica dei dispositivi alcolock per evitare futuri contenziosi e garantire una maggiore equità per i consumatori.