Miliardi di email e password rubate in maxi furto di dati

Cosa è successo nella più grande fuga di dati di sempre? Chi è stato colpito? Come proteggere i propri account online dopo questa violazione?

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La più grande fuga di dati della storia: miliardi di email e password esposte online

Un’enorme violazione dei dati ha scosso il mondo della cybersicurezza, con miliardi di email, password e informazioni sensibili apparse online in un archivio definito dagli esperti come “la più grande fuga di dati di sempre”.

Cybernews scopre un’enorme esposizione di credenziali

La rivelazione è frutto delle indagini del team investigativo di Cybernews, che da mesi monitora i flussi del dark web e le attività dei circuiti legati al cybercrimine. Secondo quanto riportato, i dati compromessi sono stati raccolti in circa 30 archivi digitali distinti, ognuno contenente volumi compresi tra 10 milioni e 3,5 miliardi di record.

“Non si tratta di vecchi data breach riciclati, ma di materiale inedito, organizzato e pronto per essere utilizzato su larga scala”, dichiarano i ricercatori.

Dati raccolti da infostealer: cosa contengono gli archivi

Gli archivi analizzati contengono credenziali rubate da infostealer, software malevoli progettati per intercettare e sottrarre dati sensibili dagli utenti, spesso a loro insaputa. I dati esposti riguardano:

  • Account email
  • Profili social (Facebook, WhatsApp, Telegram)
  • Piattaforme per sviluppatori come GitHub
  • Servizi di home banking
  • Sistemi VPN
  • Accessi a enti governativi
  • Strumenti cloud aziendali

Molti file sono strutturati in formato URL completo di username e password, un formato che consente accessi automatizzati e facilmente utilizzabili per attacchi mirati, furti d’identità o vendite nei marketplace illegali.

I Paesi più colpiti: focus su Brasile e Portogallo

Secondo fonti incrociate, i dati sembrano colpire in modo particolare i Paesi lusofoni, con Brasile e Portogallo tra le aree maggiormente esposte. Tuttavia, la diffusione della violazione potrebbe avere un impatto globale, estendendosi a milioni di utenti in tutto il mondo.

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I servizi coinvolti: Apple, Facebook, Telegram e banche

Le credenziali sottratte permetterebbero accessi diretti a numerosi servizi di uso quotidiano, tra cui:

  • Apple ID
  • Facebook
  • WhatsApp
  • Telegram
  • GitHub
  • Conti correnti online
  • Sistemi aziendali in cloud

L’entità e la varietà dei servizi coinvolti rende questa fuga di dati un punto di partenza per campagne di phishing altamente sofisticate e potenzialmente devastanti.

Come proteggere i propri account dopo una fuga di dati

In un contesto in cui le violazioni dei dati si fanno sempre più frequenti, gli esperti raccomandano di adottare immediatamente alcune misure di sicurezza fondamentali. Ecco cosa fare:

1. Cambiare subito le password

Modificare immediatamente le password, in particolare se riutilizzate su più servizi. Si dovrebbe iniziare da:

2. Attivare l’autenticazione a due fattori (2FA)

La verifica in due passaggi è il metodo più semplice ed efficace per bloccare accessi non autorizzati. È disponibile su quasi tutte le piattaforme moderne.

3. Utilizzare un password manager

Un password manager aiuta a generare password complesse, uniche per ogni account, senza doverle memorizzare. Diversi browser offrono questa funzione gratuitamente.

4. Monitorare il dark web

Esistono servizi gratuiti e a pagamento, come quello integrato in Google Account, che avvertono l’utente se le sue credenziali sono state trovate nel dark web.

5. Considerare l’uso delle passkey

Le passkey sono un nuovo sistema di autenticazione che utilizza biometria (impronta digitale, riconoscimento facciale) o token crittografici, offrendo un’alternativa sicura e moderna alle password tradizionali.

Una minaccia concreta per milioni di utenti

Questa fuga di dati rappresenta un rischio reale per milioni di persone. I criminali informatici potrebbero sfruttare le informazioni per accedere a conti bancari, sottrarre identità digitali o compromettere sistemi aziendali. Proteggere le proprie credenziali è oggi più che mai una priorità assoluta.

Per restare al sicuro nel mondo digitale, è necessario adottare comportamenti consapevoli e strumenti adeguati. L’allerta lanciata da Cybernews è un segnale da non ignorare.