Ogni anno in India, centinaia di persone perdono la vita a causa del consumo di alcolici illegali prodotti in distillerie clandestine. L’ultimo episodio si è verificato nel distretto di Amritsar, nello Stato settentrionale del Punjab, dove almeno 21 persone sono morte e altre 10 sono attualmente ricoverate in ospedale dopo aver ingerito un liquore artigianale contaminato con metanolo, una sostanza altamente tossica.
Le autorità locali hanno comunicato che l’incidente è avvenuto nella tarda serata di lunedì. Secondo la polizia del Punjab, nove persone sono state arrestate, mentre proseguono le indagini per identificare l’intera rete di produzione e distribuzione di questa bevanda alcolica illegale.
Il Primo Ministro del Punjab, Bhagwant Mann, ha assicurato che i responsabili di questa strage saranno perseguiti con la massima severità. “Chi mette a rischio la vita dei cittadini per profitto sarà chiamato a rispondere davanti alla legge”, ha dichiarato.
Questo non è un caso isolato. Nel Tamil Nadu, uno Stato nel sud dell’India, nel 2024 sono morte almeno 53 persone per il consumo di alcol adulterato, dimostrando come la piaga dell’alcol contraffatto continui a mietere vittime in tutto il paese.
Il metanolo è un alcool industriale altamente tossico, spesso utilizzato come solvente o carburante. Quando ingerito, anche in piccole quantità, si trasforma nel corpo in formaldeide e acido formico, sostanze estremamente dannose per la salute umana. La formaldeide è classificata come neurotossina e cancerogeno, e può causare cecità, danni permanenti al sistema nervoso centrale, insufficienza renale e, in molti casi, la morte.
L’intossicazione da metanolo è particolarmente insidiosa perché i sintomi iniziali — come mal di testa, nausea, vertigini e vista offuscata — possono comparire dopo diverse ore, rendendo difficile un trattamento tempestivo.
Oltre alla contaminazione accidentale o intenzionale nelle bevande alcoliche, il metanolo può anche trovarsi in tracce in alcuni alimenti industriali, specialmente in presenza di aspartame, un dolcificante artificiale largamente usato in prodotti confezionati.
L’aspartame, quando sottoposto a temperature superiori ai 30°C — come durante una cattiva conservazione — può liberare metanolo libero, il quale viene rapidamente assorbito dall’intestino tenue e metabolizzato in formaldeide. Questo rischio è aumentato se gli alimenti vengono riscaldati o consumati dopo una lunga esposizione al calore.
Secondo alcune fonti, tracce di metanolo sarebbero presenti anche in merendine per bambini confezionate. Questo accadrebbe quando la sostanza viene usata, direttamente o indirettamente, per evitare la formazione di muffe, soprattutto nelle confezioni sigillate.
Un possibile segnale di contaminazione è la presenza di un odore simile all’alcool denaturato al momento dell’apertura della confezione. L’esposizione frequente a questi prodotti potrebbe contribuire a problemi nello sviluppo psicofisico infantile, causando danni al metabolismo, al fegato, agli occhi e ai reni, oltre ad alterare il comportamento e la predisposizione futura a dipendenze come l’alcolismo.
L’emergere di nuovi casi legati alla presenza di metanolo nei cibi e nelle bevande evidenzia l’urgente necessità di norme più severe sulla sicurezza alimentare e sul controllo della produzione alcolica illegale. Gli esperti richiedono maggiori controlli sanitari e campagne di sensibilizzazione per prevenire tragedie simili in futuro.
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