Il tanto atteso click day per l’invio delle domande dei lavoratori stagionali stranieri 2025, previsto dal recente Decreto Flussi, è stato rinviato a causa di un disguido tecnico che ha scatenato malumori tra aziende, consulenti e patronati. La situazione ha creato non poco caos, con migliaia di utenti che avevano pianificato di inviare le loro domande alle 9 in punto, come stabilito dalle nuove disposizioni.
Il disguido tecnico e il rinvio dell’orario
L’invio delle domande riguardanti i lavoratori stranieri stagionali era stato preparato con largo anticipo. Le richieste, infatti, erano già state precaricate dal mese di novembre scorso, quando l’attesa per il Decreto Flussi 2025 era già in fermento. Tuttavia, quando finalmente è giunto l’orario stabilito, le aspettative si sono trasformate in frustrazione.
Nonostante la pianificazione, alle 9 di mattina il portale del Ministero dell’Interno non è stato in grado di garantire il servizio. Dopo un quarto d’ora di attesa, i tentativi di accesso alla pagina https://portaleservizi.dlci.interno.it/ sono stati vani. L’unico messaggio che è apparso agli utenti è stato il seguente: “Il servizio è momentaneamente non disponibile“.
Un disguido che ha causato disagi non solo agli utenti, ma anche all’istituzione stessa, con il rischio di compromettere la riuscita di un’operazione che coinvolge numerosi settori economici. Le aziende e i consulenti, infatti, avevano già previsto questa data per risolvere le problematiche relative all’impiego di lavoratori stagionali stranieri, fondamentali per settori come l’agricoltura e il turismo.
Il tentativo di ripristino del servizio e le nuove tempistiche
Poco dopo l’incidente, il Ministero dell’Interno ha cercato di correre ai ripari, annunciando un nuovo orario di accesso. Sul sito ufficiale è stato comunicato che, per motivi tecnici, il click day sarebbe stato rinviato alle 11:00. A partire da quell’ora, gli utenti avrebbero potuto inviare le proprie domande. Tuttavia, è stato anche precisato che l’accesso al portale sarebbe stato consentito solo dalle 10:40, con l’accesso tramite SPID e CIE.
Nonostante la soluzione tampone, l’episodio ha sollevato critiche da parte degli utenti, preoccupati per la gestione dei tempi e delle risorse impiegate. La problematica, infatti, non ha riguardato solo un aspetto tecnico, ma ha sollevato interrogativi sulla preparazione e affidabilità del sistema informatico del Ministero, che avrebbe dovuto essere testato adeguatamente prima dell’inizio delle operazioni.
Con l’aggiunta di nuovi problemi, resta ora da vedere se i lavoratori stagionali stranieri riusciranno ad accedere senza ulteriori difficoltà al portale, e se le aziende e i patronati potranno rispettare le tempistiche previste per il 2025.
In attesa di risoluzioni definitive, il rinvio del click day rimane un episodio emblematico della complessità e delle sfide legate alla digitalizzazione della pubblica amministrazione.